Quando si parla di barca a vela, è bene conoscere le cose da vedere da fare in vacanza, durante la crociera. Si sta a bordo quando è il momento di navigare o di prendere il sole, piuttosto che per mangiare o dedicarsi ad una bella veleggiata. Ci saranno poi i giusti momenti per scendere dalla barca per andare a visitare l’isola in cui ci si trova. Oppure per raggiungere una spiaggia isolata, dove si può accedere soltanto via mare.
Si potrà decidere di perlustrare le coste con il tender, per poter tuffarsi e nuotare dentro ad una grotta. Quando le rotte prevedono dei luoghi ricchi di storia, vale la pena scendere a terra e visitare siti archeologici, andare a scoprire le bellezze culturali nostrane. Di sera si avrà modo di scendere al porto per una cena in uno dei locali tipici del posto, oppure cercare il locale più glamour dove trascorrere le ore della notte… Ci sarà tempo per fare ogni cosa!
Cose da vedere da fare in vacanza in Sicilia – Isole Egadi
Si parte finalmente per una vacanza a vela! Per l’occasione ci organizziamo bene sul cosa portare in valigia, come prepararsi per la prima esperienza in barca a vela, e cosa visitare quando saremo lì.
Egadi: Arcipelago di tre isole ad ovest della Sicilia. Decidiamo per una crociera in barca a vela a Favignana, Levanzo e Marettimo. Le tre isole siciliane ti avvolgono di sapori mediterranei non appena le raggiungi via mare, le coste frastagliate e rocciose accendono i contrasti di colore tra cielo, terra e mare. Piccoli porti di pescatori ti danno il benvenuto sull’isola. Una terra aspra a prima vista, racchiude in se innumerevoli tesori naturali, culturali e culinari.
Tonnara di Favignana: una visita alla tonnara più storica delle Isole Egadi, e tra le tonnare più grandi di tutta la Sicilia. E’ una delle cose da vedere da fare in vacanza alle Egadi. Raffigura l’emblema del metodo sostenibile utilizzato per la pesca del tonno l’ha resa famosa, grazie alla famiglia Florio. Segue…
Vigneti Firriato di Favignana: un viaggio eno-sensoriale nei vigneti siciliani d’eccellenza, per conoscere l’unica produzione vinicola ad oggi esistente dell’Arcipelago delle Egadi. Un progetto eroico, quello di Firriato, che dopo oltre un secolo dalla sua scomparsa, riporta la coltivazione della vite sulla piccola isola di Favignana. Preparatevi per la degustazione dei vini di Favignana ottenuti dalle uve coltivate nei cinque ettari della splendida Tenuta di Calamoni a Favignana. Il primo è Favinia la Muciara, blend di Grillo, Catarratto e Zibibbo, uve bianche autoctone siciliane. Il secondo è Favinia Le Sciabiche, vino rosso ottenuto da Perricone e Nero d’Avola. Il terzo è Favinia Passulè, Zibibbo in purezza apprezzato per la sua dolcezza mai invasiva.
Grotta del Genovese a Levanzo: situata a nord ovest del centro abitato dell’isola, sorge la grotta scoperta nel 1949. Conserva una documentazione molto importante della preistoria della Sicilia, in particolare del paleolitico superiore. Fornisce graffiti che rappresentano figure di animali come il Cervus Elaphus. Sono presenti anche dipinti di figure più recenti, di colore nero e rosso che rappresentano corpi umani maschili e femminili, pesci.
Cosa fare alle Isole Eolie
Eolie: Arcipelago di sette isole situato ad est della Sicilia. Una crociera in barca a vela in questi mari, prevede escursioni a terra di natura sportiva, per comprendere meglio queste meravigliose isole vulcaniche. La visita ai crateri di Vulcano e Stromboli.
Vulcano prende il nome dal dio romano Vulcanus. E’ un vulcano attivo ed è infatti possibile vedere alcuni fenomeni sotto forma di fumarole o sorgenti termali. Il sentiero fino alla vetta risulta essere una piacevole passeggiata di circa 45 minuti camminando con scarpe chiuse e comode su un fondo nero e sabbioso, composto prevalentemente di polvere vulcanica. Raggiungere il Gran Cratere di Vulcano è sicuramente suggestivo per il magnifico panorama. Pian piano che si sale di quota si possono ammirare Alicudi, Filicudi e Salina. Quando si raggiunge la vetta ed il cielo è nitido e terso, è possibile vedere le sagome delle sette le isole e la Penisola di Vulcanello. Alla vetta ci attende una depressione di vaste dimensioni dal diametro di quasi 500 metri, caratterizzata dalle fumarole, composte prevalentemente da zolfo. Le uniche manifestazioni visibili dopo l’ultima eruzione avvenuta nel 1890.
Le fumarole ricoprono di una patina giallo ocra e rossa il terreno e la roccia circostante. Nell’avvicinarvi prestate un po’ di cautela, se sceglierete una visita guidata vi verrà chiesto di indossare la maschera in dotazione, nel caso contrario, portate con voi un fazzoletto da poggiare sul naso e sulla bocca, in prossimità dei gas sulfurei. La vetta del Gran Cratere di Vulcano è l’unico luogo che consente una veduta mozzafiato, che racchiude l’intero arcipelago in un unico sguardo!
Il vulcano di Stromboli
Stromboli ha annoverato negli anni ripetute eruzioni sempre accompagnate dall’emissione di lapilli e bombe che, durante la notte, danno vita a un vero e proprio spettacolo pirotecnico. L’osservazione dal Pizzo ( la cima ) risulta un’esperienza unica e avvincente perché le numerose esplosioni cambiano nell’intensità e nella tipologia. Assistere a questo fenomeno è relativamente sicuro dal punto di osservazione del Pizzo sopra la Fossa. Il vulcano di Stromboli, apparentemente quieto, nasconde nelle sue viscere un continuo turbinio. L’attività vulcanica, che nel 2002 portò al collasso di una parte della Sciara del Fuoco con il conseguente maremoto, ha interdetto per due anni la salita al cratere.
Nel 2005 sono riprese le escursioni grazie ad una nuova regolamentazione dei sentieri di accesso. L’accesso libero è sotto i 400 mt di altezza; superata questa quota è obbligatorio essere accompagnati dalle guide alpine vulcanologiche. La rete intorno al sentiero che conduce fino alla quota di 900 mt, realizzata dall’azienda forestale regionale e dalla Protezione Civile, ha permesso di godere oggi di sentieri più agevoli e sicuri. La scalata al cratere del vulcano Stromboli è permessa ad un numero massimo di ottanta persone.
Come tutti i vulcani attivi, Stromboli è soggetto a imprevedibili variazioni d’intensità che possono interessare l’intera area vulcanica. La fuoriuscita di materiale eruttivo può essere letale per chiunque venga colpito. Il rispetto delle regole e accorgimenti necessari, potrà evitare spiacevoli incidenti. L’attenzione ad avvicinarsi alle bocche per scattare fotografie o filmare la sciara incandescente, è d’obbligo. La guida deve comunicare alla stazione di carabinieri l’elenco delle persone e il percorso scelto, oltre all’orario di partenza e quello di rientro. La scalata del vulcano presenta difficoltà maggiori se in notturna. E’ fortemente consigliato andare con una guida esperta che potrà consigliare il sentiero migliore in base all’orario, aiutare nell’ascesa e mostrare le bellezze naturali in massima sicurezza. Sicuramente tra le cose da vedere da fare in vacanza in Sicilia, sicuramente questa non si dimenticherà facilmente.
Cosa vedere a Ponza e Ventotene
Tra le cose da vedere da fare in vacanza in Arcipelago delle isole Ponziane, una visita culturale e storica merita il carcere di Santo Stefano, un isolotto nella riserva naturale statale di Ventotene. E’ una struttura penitenziaria che risale al 1795 oramai in disuso. L’edificio voluto da Ferdinando I delle Due Sicilie, ha una disposizione architettonica semicircolare, che consentiva ad una sola guardia posta in un punto centrale, di controllare tutti i detenuti nelle proprie celle. Il carcere borbonico di Santo Stefano è diventato famoso per essere stato per alcune settimane il centro dell’autoproclamata Repubblica di Santo Stefano. Durante la vacanza in barca a vela alle isole Pontine, una volta giunti a Ventotene, si può prenotare la visita all’interno della struttura presso il punto autorizzato sito nelle immediate vicinanze del porto Romano.