A bordo lo skipper ha sempre ragione?
Lo skipper è un professionista velista; molteplici le caratteristiche che ne distinguono l’autorità e il carisma. Durante una crociera in barca a vela, il suo giudizio imparziale e professionale è insindacabile. Il suo ruolo è certamente centrale, sempre presente, vigile, attento alle esigenze dell’equipaggio, ma con la discrezione a volte di essere invisibile. E’ un profondo conoscitore dei luoghi, dei costumi, delle usanze delle varie località che la rotta prevede. Lo skipper è il responsabile dell’imbarcazione, della navigazione in mare e dell’equipaggio. La sua autorità non può mai essere oggetto di discussione, tuttavia molteplici saranno le occasioni di confronto; sempre interessanti i consigli elargiti dalla sua esperienza, e i suoi racconti fiabeschi sulle storie di mare. La vacanza a vela risulterà di grande comfort, sicura e rilassante con a bordo un vero “lupo di mare”.
Un buon compagno di viaggio, professionista di indubbie capacità tecniche, autoritario quanto basta, gentile e pieno di attenzioni verso il proprio equipaggio. Un romantico innamorato del mare, del vento e della salsedine. Si nutre di sole, e appena Eolo lo avvisa, issa le vele al vento, scruta l’orizzonte e va… Si mette a fare la cosa più naturale che possa capitargli: naviga a perdita d’occhio senza quasi mai voltarsi indietro. Ottimo compagno di avventura, cantastorie dalle innumerevoli sfaccettature.
L’amico e compagno di viaggio
Definito per antonomasia “il vero lupo di mare”; lo skipper non disdice affatto la compagnia (meglio se non troppo prolungata); la maggior parte di essi, un pò per passione, un po’ per necessità, risulta convincente e credibile anche ai fornelli. Il valore aggiunto che si può trovare in una ricetta consumata su una barca a vela è la territorialità. L’ingrediente trasportato a bordo da antichi saperi tramandati da generazioni. Riproposto ai lombardi durante una vacanza in barca a vela alle Isole Eolie, piuttosto che a una famiglia veneta durante la crociera in catamarano in arcipelago della Maddalena. Al contrario é lo skipper a farsi coccolare da una ricetta umbra preparata dall’equipaggio di sabato sera.
In rada ancorati nel Golfo Dei Poeti, cullati dal suono del mare, dalle sfumature di colore e ombre di Porto Venere. In una serata che pare essere l’opera di un pittore ligure. Una volta scesi a terra saprà inoltre consigliarvi i locali migliori. Saprà indicare il contatto giusto per il noleggio di motorini o biciclette se vorrete fare escursioni sull’isola. Il miglior gelato a Favignana? Non c’è dubbio, lo skipper sa qual’è! Conoscitore dei luoghi, dei costumi e delle usanze locali è senza dubbio il miglior compagno di viaggio per un’esperienza a vela in Italia o all’estero.
Accoglienza e check-in al porto di imbarco
Qualora il servizio prenotato non prevedesse altre figure di supporto durante la vacanza in barca a vela o in catamarano (hostess, stuart..), sarà direttamente lo skipper a darvi il benvenuto in banchina, difronte alla propria imbarcazione. L’accoglienza alla base nautica o marina prevede il disbrigo di una serie di piccole pratiche burocratiche da adempire prima di approdare a bordo dell’imbarcazione. Un primo approccio con lo skipper: per una buona presentazione, dovrà farsi trovare pronto e con abiti adeguati… Si sa che l’abito non fa il monaco, ma l’occhio vuole la sua parte!
All’interno dell’imbarcazione, una volta posizionato il bagaglio e trovato posto in cabina, è buona norma effettuare un briefing sulle dotazioni di sicurezza. Sarà illustrata l’intera imbarcazione, con le sue dotazioni di bordo sia di comfort, sia di sicurezza. Giubbotti di salvataggio, kit di pronto soccorso, uso della toilette, ecc.. Lo skipper con la sua esperienza darà un’indicazione di massima sulle condizioni meteo-marine nei giorni a seguire. Accoglierà eventuali richieste espresse dall’equipaggio su particolari località da visitare. Si inizierà un percorso assieme cercando di provare a capire le ragioni di tutti, interpretando il carattere e la personalità dei componenti della vacanza. Questo per garantire la miglior riuscita dell’esperienza a vela.
Dove dorme lo skipper
Varie sono le tipologie di imbarcazione. Quando si parla di vacanze a vela bisogna distinguere tra monoscafo (barca a vela) e multiscavo (catamarano). Per quanto riguarda il riposo dello skipper è doveroso fare una piccola premessa: il comandante non dorme mai, al massimo riposa!
Si narra di capitani d’avventura e lupi di mare… I nostri skipper contemporanei dormono con una parte del corpo attiva, con un occhio chiuso e uno aperto, un orecchio a riposo e uno vigile; lo skipper è sensibile a ogni piccola mutazione e a qualsiasi rumore sconosciuto alla sua imbarcazione; sa confrontarsi con Eolo, suo perenne compagno d’avventura. Di dimensioni modeste e risicata nel comfort, la cabina dedicata allo skipper si trova solitamente a prua della barca a vela o catamarano.
Qualora il tipo di imbarcazione non la prevedesse e gli ospiti a bordo dovessero occupare tutte le cabine, il comandante dormirà in dinette. Per dinette si intende il quadrato sottocoperta che riunisce la zona salotto e la cucina dell’imbarcazione. Un divano spesso trasformabile in letto matrimoniale, ospiterà lo skipper durante la notte. Lui andrà a riposare sempre per ultimo e si alzerà sempre prima degli ospiti. In modo potrà riordinare la sala, mantenere il giusto equilibrio e il giusto comfort che il passeggero si aspetta di trovare a bordo.
Lo skipper e la cambusa – chi cucina a bordo?
Lo skipper, se non deciso o proposto diversamente a monte, non è tenuto a cucinare a bordo e a pensare alla cambusa. Si definisce cambusa, il rifornimento alimentare di bordo. L’origine del nome deriva dalla stiva in cui si sistemavano gli approvvigionamenti di una imbarcazione, durante la navigazione. Sarà lo skipper, qualora gli ospiti non siano già esperti, a consigliare quantità e modalità per l’organizzazione di una buona cambusa di bordo. Occorre fare particolare attenzione alle varie intolleranze alimentari. Tutti i passeggeri hanno il dovere di comunicare prima della partenza, disagi o allergie alimentari che potrebbero condizionare l’acquisto degli alimenti. Una buona scorta di acqua a bordo non deve mai mancare! Anche un pasto completo giornaliero e vari spuntini-aperitivi amati particolarmente in mattinata e durante il momento del tramonto.
Solitamente dopo 3-4 giorni di navigazione è necessario fare rifornimento; l’occasione è gradita per scendere a terra e visitare il centro cittadino. Cercare lungo il porto il miglior peschereccio dove acquistare pesce fresco per un pranzo succulento. Un’idea diversa e particolare per contribuire all’aspetto local della vacanza in barca a vela. A tavola lo skipper è “ospite” dei passeggeri. E’ esente dal costo delle spese di cambusa, gasolio e porti, e solitamente partecipa al pasto e all’aperitivo con il resto dell’equipaggio. In casi eccezionali, di festeggiamenti speciali o di eventi a bordo, che richiedono privacy e momenti di intimità, sarà cura dello skipper rendersi “invisibile”.
Il buon senso vince sempre!
E’ buona norma che lo skipper non faccia eccessivo uso di bevande alcoliche, la sua figura a bordo è simbolo di garanzia e sicurezza. Quando non è previsto a bordo il servizio di hostess o chef, cucinare e lavare le stoviglie spetta ai passeggeri. Questo compito non fa parte dei doveri dello skipper. Tuttavia capita spesso che il comandante condivida insieme a loro i lavori di riordino della cucina. A lui spetta il compito di tenere pulito il ponte, il pozzetto e gli spazi comuni; caricare l’acqua in marina e controllare che i consumi di bordo non vadano in riserva.